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Bonus Energia 2023 per le imprese: come richiedere il credito d’imposta per luce e gas

Bonus Energia 2023 per le imprese: come richiedere il credito d’imposta per luce e gas

Bonus energia 2023

Bonus Energia 2023 per le imprese

La Legge di Bilancio ha confermato il Bonus Energia per le imprese anche per il 2023. Conosciuto anche come Bonus Imprese prodotti energetici, consente alle aziende italiane di accedere a un credito d’imposta per la riduzione delle spese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Tale agevolazione ha sostenuto le imprese durante il 2022, un anno segnato da una crisi energetica senza precedenti e costi dell’energia elevati. La nuova versione del Bonus Energia per le imprese prevede un aumento dell’aliquota del credito d’imposta rispetto al quarto trimestre del 2022 di 5 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le aziende possono così ridurre significativamente le spese per l’energia elettrica e gas naturale, mitigando l’impatto dei costi ancora elevati imposti dai fornitori in Italia.

Come cambia nel 2023 il Bonus Energia per le imprese

La Legge di Bilancio per il 2023 ha previsto la riproposizione del Bonus Energia per le imprese, con una nuova veste rispetto all’anno precedente. L’agevolazione prevede ora una detrazione maggiore per tutti i potenziali beneficiari, consentendo di accedere a un credito d’imposta per le spese relative al consumo di energia elettrica e gas naturale, massimizzando così la riduzione delle spese per le aziende. Nel dettaglio, le tre nuove aliquote sono le seguenti:

  • 45% per le imprese che consumano elevati quantitativi di energia elettrica, chiamate anche “imprese energivore” (era del 40% fino al 2022);
  • 35% per le imprese che hanno un contatore di energia elettrica con potenza impegnata superiore a 4,5 kW che non rientrano nella categoria delle “imprese energivore” (era del 30% fino al 2022);
  • 45% per le imprese che consumano gas naturale sia gasivore che non gasivore (era del 40% fino al 2022).

Il credito d’imposta viene riconosciuto a tutte le imprese per le spese sostenute per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale durante il primo trimestre del 2023. A cui si aggiungono altre agevolazioni comprese nel Bonus Energia per le imprese, come il credito d’imposta del 20% per le spese sostenute dalle imprese agricole e della pesca per l’acquisto di gasolio e benzina utilizzati per il riscaldamento di serre e fabbricati produttivi. Anche questa agevolazione è valida per le spese sostenute nel primo trimestre del 2023.

Con il Bonus Energia per le imprese, valido per il primo trimestre del 2023, il governo punta ridurre le spese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale. Le aziende possono così ridurre uno dei principali costi fissi della loro attività, che negli ultimi mesi ha registrato una significativa crescita. Almeno per ora, l’agevolazione è limitata solo al primo trimestre dell’anno in corso e dipenderà dalle decisioni dell’esecutivo una eventuale estensione dell’agevolazione per il secondo trimestre e oltre.

Credito d’imposta del Bonus Energia per le imprese, come fare a richiederlo

Bonus Energia 2023 per le imprese

Il Bonus Imprese prodotti energetici prevede l’utilizzo del meccanismo di compensazione tramite modello F24 per richiedere il credito d’imposta, rispettando le scadenze stabilite dalla normativa. Gli addetti alla gestione fiscale delle imprese che hanno diritto al bonus possono effettuare tutte le pratiche necessarie per garantire all’impresa stessa l’accesso ad un’agevolazione fondamentale per ridurre le spese per l’energia elettrica e gas naturale.

Il credito d’imposta legato al Bonus Energia per le imprese presenta alcune peculiarità. Questi crediti, maturati in relazione alle spese sostenute per energia elettrica e gas naturale nei periodi di riferimento dell’agevolazione, si caratterizzano per 5 elementi:

  • non concorrono alla formazione del reddito d’impresa o alla base imponibile Irap
  • possono essere utilizzati esclusivamente in compensazione;
  • non influiscono sulla determinazione della percentuale di deducibilità degli interessi passivi o sui criteri di inerenza delle spese e degli altri componenti negativi;
  • possono essere cumulati con altre agevolazioni legate agli stessi costi oggetto dell’agevolazione;
  • possono essere ceduti a terzi (anche a istituti di credito e altri intermediari finanziari) ma solo per intero; sono possibili due ulteriori cessioni solo nel caso in cui siano effettuate a favore di banche o intermediari iscritti all’albo e società di gruppi bancari e imprese di assicurazione regolarmente autorizzate ad operare in Italia.

La scadenza per la compensazione del Bonus Energia per le imprese relativa al terzo e al quarto trimestre del 2022 è stata rinviata al 30 settembre 2023. In precedenza era fissata per il 30 giugno 2023. Non ci sono invece proroghe per la compensazione dell’agevolazione per il primo e il secondo trimestre del 2022. La scadenza ultima era fissata per il 31 dicembre 2022 e non è stata applicata la proroga al 30 giugno 2023.

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