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Perdita di fatturato per la guerra in Ucraina e Russia? Ecco i contributi e i finanziamenti

Perdita di fatturato per la guerra in Ucraina e Russia? Ecco i contributi e i finanziamenti

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Fino a 400.000 euro a fondo perduto a supporto delle imprese esportatrici colpite dal conflitto in Ucraina.

L’obiettivo del finanziamento a tasso agevolato ovvero con rimborso a tasso zero, associato a un co-finanziamento a fondo perduto, è presto detto: mantenere e salvaguardare la competitività sui mercati internazionali delle imprese esportatrici colpite dalla crisi a seguito della guerra.

Sono le Pmi e le Mid Cap italiane a poter richiedere i nuovi contributi. Purché costituite in forma di società di capitali e solo nel caso di maturazione di tre requisiti ben precisi.

In prima battuta devono aver depositato al Registro imprese almeno tre bilanci relativi a tre esercizi completi.

Quindi devono avere un fatturato export medio nel triennio fra il 2019 e il 2021 derivante da esportazioni dirette verso l’Ucraina, la Federazione Russa o la Bielorussia pari ad almeno il 20% rispetto al fatturato totale del triennio, come dichiarato e asseverato da un soggetto iscritto al Registro dei Revisori Contabili tenuto dal Ministero dell’Economia.

Infine, ma ovviamente non di minore importanza, devono aver subito un calo del fatturato nel 2022 dalle tre aree che di almeno il 20% del fatturato medio realizzato verso le tre geografie nel precedente triennio.

Non è prevista alcuna facilitazione per le imprese che acquistavano da quelle aree.

Aziende export Ucraina e Russia: importo e durata di contributi e finanziamenti

Dal punto di vista strettamente economico, l’importo massimo che le aziende export in Russia, Ucraina e Bielorussia possono ricevere è di 1 milione e mezzo di euro, in funzione della classe di scoring e comunque non superiore al 25% dei ricavi medi risultati dagli ultimi due bilanci approvati e depositati dall’impresa.

La quota massima a fondo perduto arriva invece al 40% dell’intervento agevolativo complessivo.

Disposizioni Simest alla mano, la quota di co-finanziamento a fondo perduto è concessa nei limiti dell’importo massimo complessivo di agevolazione in regime di Temporary Crisis Framework per impresa, pari a 400.000 euro per impresa.

La durata del finanziamento è di 6 anni, di cui 2 di pre-ammortamento.

Quali spese possono essere finanziate

Quali spese possono essere finanziate​

Il nuovo pacchetto di finanziamenti – rientranti nel pacchetto dei contributi a fondo perduto e della finanza agevolata – copre le voci di spesa riguardanti la realizzazione di investimenti produttivi, anche in Italia, tra cui l’acquisto di macchinari e apparecchiature, tecnologie hardware e software, la realizzazione di una nuova struttura commerciale o il potenziamento di una preesistente, le spese per consulenze e studi volti all’individuazione di mercati esteri alternativi o il potenziamento della presenza in mercati diversi.

Ciascuna voce di spesa deve essere sostenuta in seguito alla ricezione dell’esito della domanda.

Domande, scadenze e criteri per l’accesso a contributi e finanziamenti

Nella fase di compilazione della domanda, le imprese interessate a ricevere finanziamenti e contributi devono indicare due informazioni, pena l’annullamento della possibilità di ricevere la facilitazione economica.

Si tratta del dato relativo al fatturato estero registrato in ciascuno dei tre anni verso le tre aree geografiche – l’Ucraina, la Federazione Russa o la Bielorussia -, allegando l’asseverazione da parte del soggetto revisore.

Dopodiché è indispensabile rendere nota la previsione di calo del fatturato estero a livello aggregato che, al termine dell’esercizio 2022, deve essere complessivamente pari o superiore al 20% del fatturato medio estero realizzato verso tali Paesi nel triennio precedente.

Le richieste possono essere presentate dal 12 luglio. Salvo esaurimento dei fondi le imprese avranno tempo fino al 31 ottobre per l’invio della richiesta di finanziamento.

Ciascuna impresa può presentare una sola domanda all’ente gestore Simest. Quest’ultimo è chiamato a fare la propria valutazione secondo l’ordine cronologico di arrivo.

Dalle ore 9 del 12 luglio 2022, le imprese richiedenti possono quindi accedere al portale per la compilazione e presentazione delle richieste di finanziamento.

Per accedere al portale le imprese devono acquisire una posizione nella coda virtuale, che stabilirà il turno.

Le imprese potranno compilare i documenti in una tempistica massima, trascorsa la quale sarà necessario riaccedere al meccanismo di coda.

Per via della complessità della presentazione della domanda, rispetto a cui ogni errore può essere pagato a caro prezzo ovvero con l’esclusione dalla lista dei beneficiari, il suggerimento è di farsi affiancare nella fase di verifica del possesso dei requisiti, nella procedura di presentazione della domanda e nella successiva fase della rendicontazione.