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Record di sanzioni in Italia: privacy e gestione dei dati

Record di sanzioni in Italia: privacy e gestione dei dati

L’Italia è al primo posto per le sanzioni alle aziende per violazioni privacy in Europa.

Una recente indagine di Finbold ha evidenziato che le nostre aziende hanno un problema in tema privacy e gestione dati. Le indagini del Garante privacy continueranno e i dati negativi cresceranno. Le sanzioni hanno raggiunto infatti un valore di ben 45,6 milioni di euro nel 2020. Quelle totali in Europa sono state 60,181 milioni di euro.

Le sanzioni milionarie in Italia

Nello stivale le sanzioni più importanti riguardano Eni Luce e Gas e Tim, rispettivamente per 11 milioni e 500 mila euro e 27 milioni e 800 mila euro.

Presto queste indagini colpiranno duramente anche le multinazionali del web come Google e Facebook.

L’abolizione del Privacy Shield

Un altro scenario si staglia all’orizzonte: è in arrivo l’abolizione del Privacy Shield. Questo accordo tra Usa ed Europa, per il trattamento di dati, è stato infatti appena invalidato da una sentenza della Corte della Giustizia europea.

Questo vuol dire che tutti i reclami figli di questa sentenza si abbatteranno su tutti i cda europei e internazionali. Ossia tutte le divisioni europee di multinazionali americane.

Dal problema può nascere un’opportunità per l’Europa e le sue aziende infatti l’abolizione del Privacy Shield è diventato il trampolino di lancio per nuove idee su un cloud europeo.

Gli esperti di Aksilia Group, da sempre attenti alla tutela dei dati personali e aziendali, sono disponibili a questo contatto per qualsiasi informazione di approfondimento.