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Nuova Normativa TRANSIZIONE 5.0

Nuova Normativa TRANSIZIONE 5.0

Dotazione Finanziaria

La dotazione finanziaria complessiva è di €6.3 miliardi, così suddivisi: – 3.780 milioni di euro per l’acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0; – 1.890 milioni di euro per l’acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili; ⁠- 630 milioni di euro per la formazione del personale in competenze per la transizione verde.

Chi può accedere al credito d’imposta:

Possono accedere tutte le imprese residenti o con stabili organizzazioni nel territorio italiano (vi risiedono e vi operano) possono accedere a Transizione 5.0. Questo include imprese di qualsiasi forma giuridica, settore economico e dimensione, a condizione che effettuino nuovi investimenti in progetti di innovazione che portino a una riduzione dei consumi energetici. Sono state ricomprese con il nuovo decreto attuativo anche molte imprese classificate come energivore. Le aziende in crisi, come definite dal “Codice della crisi d’impresa”, sono escluse così come alcuni settori non in linea con l’obiettivo del piano di promuovere la sostenibilità e l’efficienza energetica.

Collegamento con industria 4.0 – Beni Strumentali:

Per poter accedere ai benefici, è necessario investire in almeno uno dei beni strumentali materiali e immateriali previsti negli allegati A e B del Piano Transizione 4.0. Tali beni devono far parte di un progetto che preveda una riduzione dei consumi energetici e questa riduzione deve essere pari ad almeno il 3% dei consumi energetici della struttura produttiva o, in alternativa, almeno il 5% dei processi specifici interessati dall’investimento (ad esempio una specifica linea produttiva). NB: Il piano Transizione 4.0 resta operativo per tutti gli investimenti nei beni previsti negli allegati A e B che non generano risparmio energetico, oppure generano risparmio sotto le soglie minime previste dal Transizione 5.0.

Differenze rispetto alla misura “industria 4.0”

1) Gli investimenti 4.0 che consentono anche un risparmio energetico (come sopra evidenziato) sono agevolati con aliquote più alte. 2) Introduzione di specifiche risorse per investimenti finalizzati alla produzione di energia per autoconsumo da fonti rinnovabili (ad eccezione delle biomasse): Se i progetti hanno valore superiore ai 40.000 euro, è possibile ottenere il credito d’imposta. L’incentivo riguardante i moduli fotovoltaici vale per quelli prodotti all’interno dell’Unione Europea e che abbiano un’efficienza pari ad almeno il 21,5%. Inoltre, è prevista una maggiorazione del 120% per moduli fotovoltaici con celle e del 140% per moduli con celle bifacciali, per quelli con maggiore efficienza previsti dal Decreto Energia. Si arriva così a un incentivo potenziale del 63% (45% di aliquota massima del Transizione 5.0 con la maggiorazione del 140% della base imponibile). La maggiorazione si applicherà sulla sola parte relativa ai pannelli fotovoltaici. 3) Formazione: Riguardo la “Formazione” del personale per l’apprendimento o rafforzamento di competenze tecnologiche rilevanti nell’ambito della transizione energetica e digitale dei processi produttivi, le spese non possono essere superiori al valore di €300.000 e non possono superare il 10% del valore dell’investimento totale del progetto.

I passaggi fondamentali:

1° Step: Per accedere al credito d’imposta occorre inviare una richiesta telematica al gestore dei servizi energetici (GSE) utilizzando il modello messo disposizione, che prevede: · la descrizione e il costo del progetto di investimento; · le CERTIFICAZIONI RICHIESTE (del consumo energetico ex ante e perizie tecniche che dimostrano il possesso dei requisiti industria 4.0 degli investimenti da effettuare). 2° Step: Il GSE riceve la documentazione, verifica la completezza e la validità delle certificazioni e successivamente trasmette al MIMIT (Ministero delle imprese e del made in Italy) l’elenco delle imprese che hanno validamente richiesto di accedere all’agevolazione, procedendo con una prenotazione dell’importo richiesto. 3° Step: Successivamente, il GSE invia l’elenco dei beneficiari della misura all’Agenzia delle Entrate. Decorsi cinque giorni dalla regolare trasmissione da parte del GSE all’Agenzia delle Entrate del predetto elenco, il credito d’imposta sarà utilizzabile esclusivamente in compensazione, solo previa presentazione del modello F24 tramite i servizi telematici previsti dall’Agenzia delle Entrate. L’avvio della fruizione del credito d’imposta non potrà in nessun caso superare la data del 31 dicembre 2025. Inoltre, le imprese sono obbligate a tenere i beni suddetti per almeno 5 anni.

Certificazioni:

Le imprese dovranno produrre prima e dopo aver effettuato l’investimento: · una certificazione ex ante rilasciata da un valutatore indipendente che dovrà attestare la riduzione dei consumi energetici conseguibili tramite gli investimenti nei beni materiali e immateriali; · una certificazione ex post, rilasciata da un valutatore indipendente che dovrà attestare “l’effettiva realizzazione degli investimenti conformemente a quanto previsto dalla certificazione ex ante e l’avvenuta interconnessione dei beni al sistema aziendale di gestione della produzione o alla rete di fornitura”. Sarà possibile, per le sole PMI, inserire le spese per le certificazioni all’interno del credito d’imposta fino ad un massimo di 10.000 euro

Contatti per avere maggiori informazioni

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