Safer Internet Day: un’occasione lunga un anno
La Giornata dedicata ad un uso consapevole di internet è passata da poco. A questa data è strettamente connessa anche la Giornata mondiale contro il bullismo, che ricorre il 7 febbraio, e punta l’attenzione su una vera e propria piaga sociale. E’ necessario comprendere il legame che unisce questi due temi che non possono essere affrontati in modo distinto, poiché rappresentano comunque due facce della stessa medaglia.
Da qui nasce la forte esigenza che il Safer Internet Day non possa essere un momento relegato ad essere oggetto di celebrazione una volta all’anno: l’attenzione verso le nuove tecnologie deve essere occasione di riflessione attenta e costante.
Il caso TikTok
Richiamati a fare una profonda riflessione non sono solo i genitori, i quali spesso lasciano usare troppo liberamente i social media, ma tutta la società civile. Anche gli insegnanti sentono sempre di più il bisogno di partecipare a questa opera di sensibilizzazione, puntando l’attenzione sui pericoli connessi all’utilizzazione indiscriminata e non disciplinata dei social media.
I casi di suicidio verificatisi nelle ultime settimane tra bambini e adolescenti sono eventi allarmanti e riconducibili a giochi scellerati che girano sui social in voga in quella fascia di età, come ad esempio TikTok.
In merito a tali fatti, è intervenuto anche il Garante per la Privacy, imponendo un blocco alla piattaforma, qualora non si fosse adeguata una volta per tutte alla privacy policy dichiarata, ma mai rispettata, ossia che gli utenti registrati debbano avere più di 13 anni. Dopo questo intervento, è arrivato l’ok da parte del colosso cinese ad adeguarsi, ma l’Autorità è intenzionata a controllare sull’efficacia delle modifiche proclamate.
I pericoli del web
Le due ricorrenze sono intrinsecamente collegate in quanto le violenze e le persecuzioni tra ragazzi scorrono sempre di più sulla linea sottile del cyberbullismo. La pandemia da Covid-19 non ha fatto altro che acuire questa connessione: milioni di adolescenti, costretti a casa, hanno usato internet e gli smartphone come gli unici mezzi di comunicazione, producendo effetti devastanti anche in termini di bullismo.
I dati preoccupanti
I dati diffusi dall’Osservatorio Indifesa 2020 di Terre des hommes e Scuolazoo sono allarmanti: il 61% dei giovani dichiara di subire forme di bullismo o cyberbulismo, mentre il 68% è stato testimone di comportamenti aggressivi. E se qualcuno avesse dei dubbi in merito alla considerazione di internet come luogo accogliente, 6 adolescenti su 10 affermano di non sentirsi al sicuro online. Un ambito a sé, in cui entrano in gioco anche la sessualità e l’empatia, è rappresentato dal cosiddetto revenge porn, che è fonte di preoccupazione per il 52,16% delle ragazze.
GDPR e adolescenti
Nonostante in questi ultimi anni siano state prodotte nuove norme sulla privacy (Regolamento Ue 2016/679, noto come GDPR; Decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101 per adeguare la normativa nazionale al GDPR) per la tutela degli utenti in rete, si deve lavorare ancora molto, soprattutto in ambito scolastico, sul concetto di rispetto dell’individuo e dei suoi dati personali.
Ecco perché occasioni come il Safer Internet Day possono essere preziose se ripetute durante l’anno. Focalizzare l’attenzione sulla fondamentale importanza del GDPR, della privacy e dei pericoli relativi all’uso consapevole di internet significa prevenire eventi tragici anche tra i più giovani.
Informare e formare sulla privacy
E’ fondamentale intervenire in questi termini sin da bambini. In tenera età, infatti, la paura di perdere la propria leadership è un aspetto fondamentale nello sviluppo: educare alla gestione di sentimenti come la gelosia e l’invidia significa formare i cittadini del domani al rispetto e all’empatia.
E’ importante lavorare sulla valorizzazione della diversità come elemento di arricchimento interpersonale. Tutto questo è possibile se si capisce davvero l’importanza della propria unicità, il valore delle proprie peculiarità e quali sono le modalità per tutelare la propria identità in ogni situazione. Anche online. Mancando la consapevolezza della preziosità dei propri dati sensibili, non si possono mettere in pratica policy adeguate alla protezione della propria privacy.
Perché rivolgersi ai ragazzi
Il Safer Internet Day, come già detto, è solo un’occasione utile per partire dai ragazzi. Iniziare da loro significa fornire loro gli strumenti necessari per gestire la propria privacy, renderli consapevoli che la propria presenza online significa esporsi ad un mondo sconfinato. Tutto questo deve assumere un valore che molto spesso online non viene considerato.
Aksilia, la risposta per il GDPR Lucca
A Lucca c’è Aksilia, una società di servizi per le imprese che fa della compliance al GDPR uno dei propri core business.
Il team di professionisti che qualifica la competenza di Aksilia ti dà la possibilità di curare i tuoi dati personali e quelli dei tuoi clienti. L’essere compliant nei confronti del GDPR significa non solo rispettare la normativa, ma esercitare il proprio potere verso la tutela della privacy.
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