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Immuni: l’app per il tracciamento del Coronavirus

Immuni: l’app per il tracciamento del Coronavirus

Immuni app

L’8 aprile 2020 la Commissione Europea ha richiesto la creazione di una App per il tracciamento dei contagi, con la raccomandazione di individuare le misure e i provvedimenti per l’utilizzo dei dati, nel rispetto della protezione dei dati.

L’App di monitoraggio Italiana: principali caratteristiche

Nel frattempo negli scorsi giorni Paola Pisano, ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzaziione, ha reso pubbliche le prime caratteristiche ufficiali dell’App per il tracciamento dei contagi, ai fini del contrasto alla diffusione del Corona Virus.

Immuni” è l’app italiana che è stata scelta dal Governo per tracciare i movimenti delle persone nella Fase 2 dell’emergenza Coronavirus

Lo strumento si basa sull’utilizzo della tecnologia Bluetooth, e ha queste caratteristiche:

  • La partecipazione deve essere volontaria e può essere scaricata gratuitamente
  • I dati vengono raccolti per finalità determinate, esplicite e legittime, e successivamente trattati con la finalità di prevenzione sanitaria
  • Viene utilizzato un codice ID Bluetooth dell’utente, tale da non consentire l’identificazione dell’interessato
  • I dati verranno cancellati una volta raggiunta la finalità perseguita, ad eccezione dei dati anonimi, raccolti ai fini di ricerca o statistici.

All’inizio sarà sperimentata in alcune Regioni pilota, poi a partire da maggio sarà disponibile a tutti.

Quali sono le caratteristiche dell’app “Immuni”?

L’app è composta da due parti:

  • una dedicata al contact tracing, che si attiva tramite Bluetooth;
  • l’altra dedicata al proprio diario clinico: un registro in cui l’utente potrà inserire il proprio stato di salute e la comparsa di sintomi compatibili con il virus.

Le informazioni saranno raccolte sul dispositivo e tracciate se necessario

Infatti le informazioni verranno tracciate solo se la persona che ha installato l’app risulta positiva al Coronavirus. A quel punto l’utente potrà dare il consenso all’utilizzo dei suoi dati, in modo da tracciare tutti i contatti avuti nei giorni precedenti. Tramite un algoritmo verrà valutato il rischio di contagio e compilato un elenco di utenti da avvertire tramite smartphone.

Il messaggio arriverà dalle autorità sanitarie, e chiederà di seguire un determinato protocollo

Ma questa app sarà efficace per una ripartenza?

Probabilmente no. Questa tecnologia Bluetooth è molto simile a quella utilizzata a Singapore, scaricata da circa il 20% della popolazione.

Affinché sia efficace occorre che il suo utilizzo ricopra almeno il 60% dei dispositivi della popolazione, e venga associato a una verifica certa del proprio stato di salute attraverso la distribuzione di tamponi.

Chi sceglierà di non scaricarla, potrebbe avere delle limitazioni negli spostamenti

Ai fini di accelerare i processi di tracciamento dei contagi, il Ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato la firma del contratto con la società sviluppatrice dell’app. mentre maggioranza e opposizione richiedono una legge votata dal Parlamento, per dare adeguate assicurazioni, anche sul piano normativo, sui dati sensibili dei cittadini e su quelli che l’app potrà prendere, senza che vengano utilizzati da altri.

Anche il Garante della Privacy ha mosso alcune riflessioni

Il Garante della Privacy ha valutato positivamente l’adozione e l’utilizzo di questi strumenti ai fini di contrastare il contagio. Vengono comunque fatte una serie di considerazioni, legate al trattamento dei dati:

  • Per quanto riguarda la conservazione dei dati raccolti in vista di un eventuale utilizzo per allertare i possibili contagiati, Il garante invita a registrare la catena dei contatti sullo stesso dispositivo mobile dell’interessato conservandoli per il solo periodo massimo di potenziale incubazione, evitando così la conservazione di dati personali nelle banche dati dei gestori
  • Per la raccolta e la conservazione dei dati stessi, il Garante ipotizza l’utilizzdo di dati pseudonimizzati tali da permettere l’identificazione dell’interessato in caso di accertata positività al Coronavirus

Come abbiamo già trattato in un altro post, in situazioni di emergenza, come questa del Coronavirus, occorre che ci sia un bilanciamento equilibrato fra privacy e diritto di riservatezza: quello che prevale è la protezione e la salute delle persone.

Aksilia Group è da sempre attenta alla privacy e alla riservatezza dei dati sensibili personali e aziendali.

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